Parma, febbraio 2010.
Mi chiamo Restori Fabrizio. Sono nato a Parma nel dicembre 1958.
L’infanzia l’ho passata in campagna con i nonni. A Fornovo Taro dalle elementari fino ai primi anni di superiori.
Mio padre, ora ottantaseienne, è un meccanico appassionato di elettronica, di radio e di problemi tecnici in generale. Mio padre è un radioamatore
Mia madre la classica casalinga, impegnata a far funzionare la casa e la famiglia nel difficile periodo degli anni 50-70. Forse era il periodo del bum economico, ma non a casa nostra.
Ho un fratello maggiore di due anni.
In poche parole la genesi dei miei interessi e del mio carattere.
Sono per la libertà, come quella di correre per un prato, con il massimo rispetto per la natura e per gli altri. Sono convinto del modo di dire che la propria libertà finisce quando limita gli altri è un ottimo riassunto del concetto di libertà.
Sono un curioso di cose tecniche, mi piace sapere come funzionano le cose, in particolare le cose elettriche. Insomma anch’io sono un radioamatore. Mi spaccio per tecnico e non per tecnologico, semplicemente perché non amo troppo le innovazioni tecnologiche da dare in pasto al largo consumo . Sarò anche “un bravo ragazzo”? Risponderanno gli altri.
Sono un ingegnere mancato. Dopo la maturità in energia nucleare, ho fatto ingegneria (semre nucelare), ma a 4 esami dalla fine ho smesso per problemi famigliari (o forse questa è la scusa ufficiale). Ora a 50 anni, ma anche prima, è chiaramente un scelta sbagliata, ma allora mi sembrava l’unica.
Per il mio orgoglio e per soddisfare i genitori, anni dopo mi sono iscritto a fisica, e ho avuto il mio diploma di laurea. Mi dicono che mi posso fregiare del titolo di dottore. Non ci tengo molto, ma qualche volta serve, specie in questo periodo dove l’apparenza conta più della sostanza.
Ho sempre lavorato in ambito informatico. Mi spaccio per sistemista. Anzi, precisiamo, sono un sistemista e, oserei dire, bravo. Mi occupo di sistemi operativi e networking.
I primi 10 anni ho lavorato come dipendente a Parma poi nel reggiano. Dal 1992 sono libero professionista, forse con l’illusione di essere libero di muovermi nel mondo del lavoro come meglio ritengo. Ma anche questo non è esattamente vero.
Come radioamatore, I4NKF; ho la patente dal 1974 sono affascinato dai problemi tecnici, l’autocostruzione, del perché le cose funzionano. Meno interessante è la chiacchiera in radio, i contest o i DX. Ho partecipato e partecipo attivamente all’ARI, Associazione Radioamatori Italiani, a Parma. Sono stato presidente della locale sezione del 198? (non ricordo più) fino al 2010. Ho dato il mio contributo alla protezione civile. Nulla di particolare, ho sempre cercato di partecipare ed aiutare chi ha bisogno, ma senza esaltazioni.
L’ultimo intervento significativo è stato in aprile del 2009 all’Aquila in Abruzzo.
Che altro aggiungere? Direi che per la mia presentazione sul sito, non serve di più. Poi a chi interessa? Certamente, queste note, sono più una mia riflessione che non qualcosa di interesse agli degli altri.